L’EREDITÀ

La Storia

Questa storia cammina per raccontare il mio amore per la mia famiglia e la mia attività. 

Fortunato Laveglia

UN PO’ DI ME
Ciao, sono Fortunato e ho 42 anni, una moglie e un figlio, Anna e Pasquale, che adoro.
LUCKY LOVE

Questa storia ha inizio nei primissimi anni ’80, quando mio padre Pasquale torna dalla Germania e comincia a vendere frutta insieme a due cognati. trascorsi 3 – 4 anni, decide che è ora di mettersi in proprio e di cambiare tipologia di prodotto, ed è così che comincia a frequentare mercati e fiere e dà l’avvio alla sua attività di commerciante di scarpe. 

Nel1989 mio padre viene derubato del camion carico di scarpe e a casa attraversiamo un momento davvero molto difficile, dal quale usciamo con l’aiuto della famiglia e dell’intera comunità di Sanza, il nostro paese natale.

Oggi si chiama raccolta fondi, allora la vivemmo come una questua, organizzata da alcuni cugini uniti a mio padre da affetto fraterno.

Grazie a questa mobilitazione di affetto e di solidarietà potemmo ripartire con la vendita delle scarpe e arriviamo così al 1995 – 1996, quando mio padre comincia a domandarsi e a domandare a noi figli che cosa avremmo voluto fare nella vita. 

Naturalmente prendiamo molto a cuore questa sua domanda, lo facciamo per il rispetto che abbiamo della famiglia, per il nostro attaccamento a dei valori importanti. Se mio figlio si chiama Pasquale di Fortunato e io Fortunato di Pasquale e così via fino ai miei nonni e bisnonni, una ragione c’è. 

Cresciuto con questo senso del rispetto e con la consapevolezza che la domanda di mio padre richiedeva una risposta seria e veritiera da parte mia, gli dico che avrei voluto continuare l’attività di famiglia come commerciante ma non volevo vendere le scarpe e lui, meno di un anno dopo, va a caricare la merce a Napoli e invece di caricare scarpe carica biancheria intima, che è quello che piace vendere a me.

Inizia così il mio lavoro al suo fianco, in quel periodo vado ancora a scuola, mi diplomo nel 1998 come perito, ma ogni volta che posso lo aiuto nel lavoro.
Dopo il diploma il servizio militare; quando mi congedo, su segnalazione del mio istituto, vengo chiamato da un’azienda di Torino come perito, ma io in realtà la mia scelta l’ho già fatta.

A definire ulteriormente il mio cammino ci sono gli acciacchi di mio padre che qualche anno dopo, nel 2003, culmineranno in un’operazione al cuore. A quel punto io e mia sorella maggiore abbiamo dovuto prenderci cura della famiglia, del lavoro, di tutto.

Arriviamo così al 2006, l’anno di nascita di Lucky Love, il mio negozio di intimo, gestito insieme alla mia fidanzata, Anna Fiscina, che nel 2011 diventa mia moglie. 

Il nome non è solo la traduzione inglese di amore fortunato, è anche l’unione di due parole, la fortuna, che un poco ci vuole sempre nella vita, e l’amore. Mi riferisco sia all’amore per il lavoro –  mio padre mi ha detto sempre che il lavoro si deve fare con il cuore – sia all’amore per Anna, perché mi ero innamorato di lei, sia infine all’amore per la famiglia, per le persone a cui vogliamo veramente bene.

La famiglia è importante.
È importante la famiglia di origine, nel mio caso i miei genitori e le mie due sorelle, Felicia e Mariarosanna; abbiamo combattuto sempre assieme e quando papà ha avuto problemi fisici senza le mie sorelle sarebbe stato impossibile.
È importante la famiglia che metti in piedi tu, per quanto mi riguarda è evidente, senza mia moglie, senza la sua complicità, senza il suo spirito di sacrificio, senza l’amore e l’entusiasmo che mette nella gestione del negozio, come da tradizione di famiglia, non avremmo mai potuto superare la difficoltà e fare il cammino che abbiamo fatto e stiamo facendo insieme.

A mia moglie va dunque il mio grazie più sincero e profondo. A mio padre Pasquale e a mia madre Giuseppina, che è stata ed è per noi figli un fondamentale pilastro e punto di riferimento, un grande bacio con tutto il cuore.