CAMBIARE PROSPETTIVA

La Storia

Vorrei portare questa storia a tutti i giovani che, come me, hanno pensato e stanno pensando di cambiare prospettiva.

Giuseppe Cacetta Pellegrino

UN PO’ DI ME
Ho 28 anni e vivo a Cip, Caselle in Pittari, dove ho passato la maggior parte della mia vita e dove sto cercando di creare il mio futuro. Diplomato all’istituto tecnico commerciale di Sapri,  sono da sempre appassionato di fotografia, una passione che negli anni é diventata il mio lavoro. Mi piace  viaggiare, vivere il mio paese e circondarmi di bella gente. 
RECacetta

Nel mio lavoro di fotografo  la prospettiva é un fattore importante, si parla di cambiare la prospettiva, che non è solo la possibilità e la capacità di vedere e di fare le cose da altri punti di vista, ma è anche possibilità e capacità di generare cambiamento.

Potrei pensare al cambiamento e alla crescita che ho fatto in questi anni ma preferisco concentrarmi su quelli che dovrò fare ancora, sempre continuando a cambiare prospettiva.

Il cambiamento é una parte fondamentale della nostra vita. Possiamo cambiare qualcosa, possiamo cambiare noi stessi. Cambiare é evoluzione, crescita, ogni volta che fai  un cambiamento stai partecipando a un processo, già quando decidiamo di fare qualcosa di diverso stiamo cambiando. Può essere un cambiamento positivo o negativo, ma è pur sempre un cambiamento.

Vorrei portare questa storia a tutti i giovani che, come me, partecipano, sono parte di questo processo di cambiamento continuo.

Cambiare prospettiva vuol dire anche uscire e scoprire nuove realtà, e partendo da lì generare cambiamento. Quello che intendo dire è che cambiare prospettiva non significa soltanto cambiare noi stessi ma significa cambiare il modo di vedere e di fare le cose. 

Non a caso le due frasi che ho scelto sono “Il cambiamento è cambiare prospettiva” e “La fotografia cambia il modo di vedere le cose”.

In particolare con la seconda frase vorrei far capire l’importanza della fotografia, almeno per me, in questo processo di cambiamento. Ricordo che dal primo momento che ho iniziato a scattare dentro di me è cambiato qualcosa, ho iniziato a vedere le cose con un altro occhio, a dare più importanza a ciò che mi circonda.

Le composizioni, i dettagli, la luce, le persone, le guardo e me le immagino nella mia reflex, è come se davanti ai miei occhi avessi sempre un mirino. 
Sì, in una fotografia capita spesso di cambiare prospettiva per ottenere la foto desiderata, la cosa o il soggetto non cambia ma è chi la guarda che la vede diversamente.

Anche il disegno è un emblema del mio amore per il lavoro che faccio, infatti sulla parte esterna della scarpa c’è la mia sagoma con la reflex in mano. Sta a significare che negli anni sono cambiato interiormente, ho cambiato il modo di fare e pensare ma alla fine resto sempre io, un giovane amante della fotografia che cambia se stesso e il mondo che ha intorno cambiando solamente prospettiva.