PASSO DOPO PASSO

La Storia

La mia storia cammina per arrivare ai più giovani, per dire loro che …

Rosanna De Pasquale

Questa storia racconta un’impresa familiare, Amato Team, che nasce alla fine degli anni 90 per iniziativa di Massimo Amato, papà di Giuseppe e Luca.
Con una lunga storia come operaio alle spalle, papà Massimo decide di investire i risparmi derivanti dai tanti anni di impegno e di sacrificio avviando una piccola impresa specializzata in lavori elettrici e idraulici a partire dal Vallo di Diano ma poi allargandosi all’intero Paese, soprattutto il Nord Italia.
Man mano che l’azienda è cresciuta ha ampliato le sue attività ed attrezzature, offrendo nuovi servizi come impresa di pulizia, edile, movimento terra, noleggio cestelli, industria boschiva e lavori per conto terzi.

La forza e dedizione di Massimo ha innescato nei figli, fin da giovani, il desiderio e la voglia di cimentarsi a loro volta nel mondo dell’imprenditoria. Nasce così un nuovo ramo dell’azienda nel settore agricolo, con a capo il primogenito Giuseppe ma supportato sempre dal papà fondatore e dal fratello Luca, ancora studente, nel tempo libero. 
In buona sostanza la mia è una storia che cammina sia perché attraversa diverse generazioni sia per gli ideali che intende trasmettere, a partire dall’importanza per i giovani dei sacrifici, della passione, dell’impegno e della capacità di relazione con il cliente. Perché funziona proprio così: ogni lavoro eseguito, ogni nuovo cliente, ogni cliente che dopo averci scelto ci risceglie, ogni nuova idea è fondamentale per portare avanti un’impresa, così come il coraggio di rialzarsi dopo qualche battuta d’arresto, ogni cosa serve per aumentare la nostra forza e la nostra voglia di continuare. 

Il desiderio è arrivare ai giovani, far crescere in loro il desiderio di provare, di rischiare e di mettersi in gioco per il loro sogno nel cassetto. Naturalmente ci rivolgiamo a tutti i giovani, ma in primo luogo a chi collabora, lavora, affianca in una impresa di famiglia. In questo senso, la storia è rivolta anche ai loro genitori, perché suggerisce di non porre limiti, di sostenere queste/i ragazze/i, di spronarti e accompagnarli in ciò che potrebbe sembrare un rischio ma che potrebbe essere una svolta per la propria vita. Del resto, se non si scommette sul proprio futuro non si saprà mai se ne sarebbe valsa la pena. 

Ecco, concluderei ribadendo che l’impegno, i sacrifici, l’amore per quello che si fa sono le penne con le quali scriviamo le nostre storie belle, le storie che ci ispirano, le storie che vale la pena far conoscere, le storie che ci danno la forza di continuare ogni giorno a percorrere la nostra via.